Abitata in origine dagli Ausoni e dagli Opici, verso l'VIII sec. a.C., fu invasa, sulle coste dai Greci, che fondarono la città di Cuma. Ma due secoli dopo le zone interne della regione furono occupate dagli Etruschi, che diedero vita ad una lega di dodici città con a capo Capua.
La lega e Cuma entrarono presto in conflitto, tra il 524 e il 474 a.C., e la prima ebbe la peggio.
Nella seconda metà del V sec. a.C., iniziò l'invasione dei Sanniti venuti dalle montagne, e Capua e Cuma furono conquistate. Gli invasori imposero il loro dominio e la loro lingua, mescolandosi in parte con la popolazione locale, e dalla fusione dei due popoli derivò la popolazione degli Osci, molto diversi dai Sanniti, tanto che, quando una seconda ondata scese dalle loro montagne per invadere la Campania, Capua si rivolse a Roma per essere difesa. Da qui l'origine delle tre guerre sannitiche, il cui esito fu l'occupazione di tutta la regione, sia interna sia costiera, da parte dei Romani, che vi fondarono parecchie colonie.
Con la discesa di Annibale, Capua ed alcune città minori, si organizzarono contro Roma nella seconda guerra punica, ma nonostante questo la regione subì un profondo processo di romanizzazione, conservando però caratteri greci in alcuni centri, come Napoli e Pompei.
Dopo aver fatto parte, con il Lazio, della prima regione d'Italia, la Campania divenne sotto Diocleziano una provincia a sé, mantenendo la sua unità anche sotto gli Ostrogoti e i Bizantini.
Con l'occupazione longobarda di Benevento, la regione fu divisa tra il ducato di Benevento, comprendente Capua e Salerno e Napoli e la regione costiera centrale, sotto il controllo dell'Impero Romano. Amalfi, invece, arricchitasi coi traffici marittimi, riuscì nei sec. IX-XI a divenire un fiorente ducato indipendente.
Dopo la definitiva conquista di Napoli, da parte dei Normanni, nel 1139, la Campania, nei sec. XII e XIII, fu compresa nel regno di Sicilia, divenendo a turno prima possesso degli Angioini e poi degli Aragonesi, sino all'inizio del XVI sec.
Dopo gli Spagnoli e gli Austriaci la storia della Campania, con l'avvento al trono di Napoli di Carlo VII di Borbone, coincide con quella del nuovo regno di Napoli e Sicilia, e poi con quella della Repubblica Partenopea e del Regno delle Due Sicilie.
Il periodo successivo all'unificazione d'Italia (1860), fu caratterizzato da gravi problemi economici e politici, come il risanamento di Napoli, dove nel 1884 scoppiò una grave epidemia di colera.
Nella Seconda Guerra Mondiale gli Alleati effettuarono un sanguinoso sbarco a Salerno e presero Napoli, quando ormai la città era stata evacuata dai Tedeschi. La Campania fu molto colpita dalla guerra, soprattutto nella sua parte settentrionale, dove si verificarono una serie di aspri combattimenti fra Alleati e Tedeschi, che andarono avanti fino all'inizio del 1944.
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